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 | La Francia come nemico Roberto Dal Bosco La Francia è un nemico che è in guerra con noi, praticamente da sempre. Parliamo di un vero e proprio attacco violento di uno Stato che dovrebbe essere alleato, oltre che vicino, e «cugino». Alla guerra economica e geopolitica, difatti, si arriva facilmente alla guerra con bombe vere.
|  | Libera nos domine Klaus Foresti
|  | L’esempio polacco Lorenzo de Vita L’orrore dell’aborto lo si può capire bene sia come delitto terreno che come delitto riguardo ai piani di Dio. La cattolica Polonia – in un putiferio di accuse, minacce dei vertici UE e sommosse – sta tentando di far autorizzare una proposta di legge che imporrebbe una salvaguardia alla vita dei bambini con problemi alla nascita. Preghiamo Dio che i polacchi riescano a regalarsi questo giorno di “sol di Giustizia”.
|  | Sotto il vulcano Danilo Fabbroni Il Belgio, Paese di aspra contesa tra interessi cattolici e liberal-protestanti, è stato oggetto di un esperimento che lo ha voluto nelle vesti di un laboratorio politico-sociale, con grandi similitudini con quanto accaduto da noi in Italia. Sta di fatto che la sede dell’eurocrazia, nonché centro vitale della finanza oligarchico iniziatica, tra gli anni 80 e 90 divenne un vaso di Pandora infernale.
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|  | La fraudolenta guerra della NATO per conto delle donne La Redazione La NATO ha davvero fatto la differenza negli ultimi 30 anni, ma non attraverso l’emancipazione delle donne. Quando non sta bombardando, facendo saltare ponti ed edifici, dando potere ai jihadisti, scatenando flussi di rifugiati e rovinando la vita di innumerevoli civili, è tutta intenta a sostenere servili conferenze stampa e conferenze di autocompiacimento allo scopo di presentare una gigantesca coalizione militare di 29 Stati come un ente benefico che aiuta i bisognosi. Lo spirito di menzogna rimane dopotutto un tratto distintivo del male.
|  | L’affare Kurz – Silberstein Ferruccio Benevieri Per diversi mesi si susseguono arresti di profili israeliani di alto rango. Faide tra miliardari ebrei ed interessi internazionali di cui era difficile trameggiare con precisione le finalità. Il gioco sporco, causato da un’effettiva lotta tra distinti gruppi di potere, è emerso pienamente sul terreno della politica austriaca. Il tutto sarebbe servito a dare la giusta accelerata alla scalata di Sebastian Kruz alla cancelleria, politico in grado di catalizzare il malcontento popolare nei confronti della crisi migratoria, nettando questa spinta da derive razziste.
|  | Lavori in corso: accoglienza, integrazione, Stati Uniti d’Europa Klaus Foresti Il cuore nazionalista d’Europa pulsa, mentre l’affanno dei potentati europei deriva dalla constatazione che la maggioranza dei cittadini tende ad opporsi a un maremoto innaturale di simili proporzioni (immigrazione), smentendo clamorosamente la bontà dell’assunto dei progressisti che lo dipingono come ininfluente ma indispensabile. E mentre Macron si propone come capintesta di un movimento di rinascita del nostro Continente, e Junker pontifica su di un’Europa collettiva, aspettiamoci lo Stato di sicurezza militarizzato e poliziesco contro ogni dissenso.
|  | Il disordine conduce alle porte dell’inferno Lorenzo de Vita L’ISIS da sempre combatte le forze governative irachene-siriane per conto di USA e NATO. Dubbi non ve ne possono essere. I documenti sono troppo numerosi ed oggettivi in tal senso. Così, la presunta rivendicazione dell’ISIS sugli attentati di Barcellona non può che essere falsa. Una False flage in perfetto stile visto che tutte le affiliate di Al Qaeda sono da sempre “asset” segretamente supportate dall’intelligence degli Stati Uniti. Rimane da vedere Barcellona (e gli altri attentati) a cosa servono veramente.
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